martedì 17 novembre 2015

Vigiliamo sulle aree di connessione del Parco di Porto Conte


In una nota congiunta apparsa nel giornale telematico Alguer.it (7 novembre 2015), a proposito del
Piano del Parco di Porto Conte e delle aree di connessione, il presidente  del Parco prof. Antonio Farris e il coordinatore del Piano del Parco prof. Nicola Sechi affermano:

.....alcune aree che erano state in una prima formulazione individuate come di fruizione sociale, in realtà, per le proprie caratteristiche produttive a vocazione agricola, recettiva e turistica, sono state proposte come aree di connessione, anche in coerenza con la formulazione dei complessi territoriali presenti nel piano paesaggistico regionale; altre aree che erano state individuate all'interno di habitat, siti e zone speciali di conservazione, rappresentano in realtà aree con insediamenti turistici, aree rilevanti per l'agricoltura storica e aree di bonifica...........Si ribadisce infine, come sempre dimostrata, la massima disponibilità da parte del coordinatore del piano e di tutti i rappresentanti del Parco a fornire chiarimenti su qualsiasi aspetto del piano del parco che l'Assemblea potrà condividere o meno.

Il Presidente del Parco e il Coordinatore del Piano del Parco scrivono che le aree di connessione (blu) sono aumentate prendendo il posto  delle rispettive aree di fruizione sociale in sintonia con la formulazione dei Complessi Territoriali presenti nel piano paesaggistico regionale.
Ma quale piano paesaggistico? Quelle affermazioni mi impongono di pensare che si riferiscano al PPS di Cappellacci; infatti è con quel piano paesaggistico che si parla di "Complessi Territoriali" dei quali fa parte anche la Nurra di Alghero . Cosa si afferma nel PPS del 2013 circa i Complessi Territoriali (pag. 125)? Si afferma che i Componenti di paesaggio e sistemi con valenza storico-culturale del PPR di Soru saranno convertiti nei Complessi Territoriali e si potranno attuare programmi e interventi di recupero e valorizzazione che possono essere attuati anche con il concorso di soggetti pubblici e privati: si tratta di piani e progetti aventi carattere strategico per promuovere lo sviluppo del territorio regionale in un'ottica di sostenibilità ambientale e paesaggistica e quindi sono strumenti che favoriscono, potenzialmente, una migliore gestione del territorio. Il PPS del governo Cappellacci è stato revocato e aggiornato il PPR di Soru del 2006.
Ecco la preoccupazione: introdurre   nuove aree di connessione (aree blu), tav.3.3 del Piano del Piano del Parco, nell'ottica del programma dei Complessi Territoriali e che l'articolo 13 comma 3 lettera d della legge istitutiva del Parco di Porto Conte identifica come "aree in cui sono consentite attività produttive, l'agricoltura e l'acquacoltura, nonchè attività legate alla fruizione scientifica, ricreativa e turistica, alla tutela della salute ed allo sport, purchè compatibili con l'equilibrio complessivo dell'ecosistema."

Ma perchè c'è preoccupazione? Ci potrebbe essere un miglioramento imprenditoriale da parte dei diversi proprietari locali di quei terreni, andrebbe a vantaggio dell'economia del Parco e di Alghero.
Le preoccupazioni sono due:
1) nella Tav. 3.3 le aree di connessione sono diverse.Quelle più preoccupanti sono in regione Mastro Antoni (1)  e nella bonifica Mugoni (2 e 3). La quarta area è a ridosso del Nuraghe Palmavera (forse quest'area, in parte,  verrà acquistata dal Comune per allestire un parcheggio annesso all'area archeologica) e la quinta area, abbastanza estesa, è alle falde di Monte Doglia. Nella relazione generale del Piano del Parco  le aree di connessione sono: Borgata Tramariglio, Pischina Salida, Insediamenti Turistici, Marina di Porto Conte e Marina di Tramariglio, Porto Conte Ricerche, aree Periurbane, Aree del Demanio Militare, cava di Monte Doglia. Perchè nella Tav. 3.3 sono in numero maggiore?
2) Questa preoccupazione è legata alla prima perplessità. Perchè queste aree sono solo sulla Tav. 3.3 e in nessun altro documento? e perchè il Parco difende tanto questa Tav. 3.3?

Tanto per iniziare vediamo a chi appartengono questi terreni.
La quasi totalità dell'area di connessione in località Mastro Antoni (area 1) appartiene alla SOCIETA' BAIA DEL SOLE che ha sede a Sassari.
La società ha per oggetto l'esercizio dell'attività turistico alberghiera e la realizzazione, l'impianto e la conduzione di complessi immobiliarie strutture turistico ricettive comprese gli impianti sportivi, stabilimenti balneari, porti e aeroporti, nonchè progettazione e cura dei parchi naturali.
Nel 2013 ha incorporato la società Le Ninfe srl con sede a Sassari.
Socio unico è la Società Porto Conte S.A. con sede in Lussemburgo.
Amministratore unico dal settembre 2013 il sig. O-P.F.G.S. di nazionalità svizzera
Istitore, dal settembre 2013, è M.B di Sassari e residente ad Alghero
Sindaco, dal settembre 2013, è M.V. di Sassari.
A fine novembre 2014 la società Baia del Sole presenta al SUAP di Alghero domanda per la demolizione e ricostruzione di un fabbricato rurale ubicato lungo la strada provinciale 55 (in pieno Parco). E' stata convocata per il 29 ottobre 2015 la conferenza dei servizi in risposta alla domanda.
Nello stesso edificio in cui ha sede la Baia del Sole si trova un'altra società, la GESTIONE INTEGRALE PROGETTI SRL che organizza attività di ricerca, progettazione, consulenza, studi di fattibilità. Valutazione di congruità tecnico economica e studi di impatto ambientale, servizio di pianificazione e gestione per conto di altre imprese e società operanti nel settore turistico, sportivo e immobiliare. Ha una sede anche ad Alghero
Amministratore unico e unico socio è O-P.F.G.S. di nazionalità svizzera.
Istitore M.B., di Sassari e residente ad Alghero, al quale viene conferito il potere di stipulare contratti di acquisto di terreni ed eventuali accessioni, siti in comune di Alghero (località Porto Conte) nel limite di euro 500.000,00. Questa procura è cessata nel maggio 2013. La Società ha una sede anche ad Alghero.

La seconda area di connessione appartiene in toto o solo in parte alla Società SOGAT ALGHERO SRL con sede ad Alghero. La Sogat è proprietaria del hotel Baia di Conte.

La terza area di connessione appartiene in toto o in parte alla SOCIETA' AGRICOLA CASALIDA SRL. Questa società si occupa di attività agricola diretta alla coltivazione del fondo ed all'allevamento  di animali e attività connesse. Sede della società è Alghero nella stessa via e numero civico della società Gestione Integrale Progetti srl.
Socio unico la Porto Conte S.A. con sede in Lussemburgo.
Presidente del consiglio di amministrazione è O-P.F.G.S. di nazionalità svizzera
Consiglieri sono M.M. di Alghero e G. G. di Piacenza e residente a Podenzano.
Consigliere e Amministratore Delegato è M.B. di Sassari e residente ad Alghero.

E la tenuta Mugoni Righi di chi è?

La tenuta Mugoni Righi appartiene alla SOCIETA' COSTA DEL CORALLO - CDC - SPA con sede ad Alghero nella stessa via e allo stesso numero della società Gestione Integrale Progetti srl e della società Agricola Casalida. Edward Baroudi è stato amministratore delegato.
Si occupa di esecuzione e conduzione di sistemazioni urbanistiche, di lavori di miglioramento di colture agricole, compresa la forestazione e opere accessorie e opere di bonifica fondiaria anche per conto di altre imprese, società, enti ed amministrazioni pubbliche.
Nel 2013 si fonde con la società S.I.T.E. - SOCIETA' IMMOBILIARE PER IL TURISMO ECONOMICOSARDO - SPA con sede a Roma.
Socio unico è la Porto Conte SA con sede in Lussemburgo.
Presidente del consiglio di amministrazione è O-P.F.G.S. di nazionalità svizzera.
Consiglieri sono R.R. nato in Francia, con cittadinanza svizzera e domicilio fiscale ad Alghero, B.M. nato a Milano e con domicilio fiscale a Roma. B.M. è anche Procuratore Speciale.
Presidente del Collegio Sindacale è C.F.M. nato a Torino e con domicilio fiscale a Roma
Sindaci sono B. A. nato a Napoli e con domicilio fiscale a Roma e M.S. nato a Roma e con domicilio fiscale a Roma
Sindaci Supplenti sono T. F. nato a Roma con domicilio fiscale a Roma e C. F.  nato a Cosenza e con domicilio fiscale a Roma.
La Società Costa del Corallo-cdc-spa ha presentato diverse richieste al SUAP del comune di Alghero:
l'11 giugno 2015 per la demolizione di un fabbricato pericolante nell'ex tenuta Mugoni e per miglioramento fondiario e il 7 agosto 2015 per ripristino e costruzione ex novo di un recinto sempre in loc. ex tenute Mugoni. La richesta per il miglioramento fondiario è stata accolta positivamente con provvedimento unico n. 518 il 2 novembre 2015 ma all'albo pretorio il documento  è stato reso visionabile a partire dal 19 novembre 2015 su sollecitazione di Alghero in Chiaro (link). 

La Porto Conte SA ha sede legale in Lussemburgo ed è iscritta al registro del Commercio e delle Società del Lussemburgo con numero B 167083. Azionisti di questa società sono SPF CAPINVEST INTERNATIONAL SA (Amministratore delegato  fino al 2015 è Ahed Baorudi) iscritta nel registro del Commercio e delle Società del Lussemburgo con numero B 10018 e IMMOGROUP SA iscritto nel registro delle imprese del Lussemburgo con numero B141728.

Tirando le somme:
la società lussemburghese,  Porto Conte SA, di proprietà della famiglia Baroudi, e la Sogat sono proprietari di parecchi mq di territorio del Parco di Porto Conte e che oggi sta per essere considerato Area di Connessione e disponibile per miglioramenti a fini turistici ricettivi.

Ultima curiosità
Si tratta di una causa (qui) portata davanti alla Alta Corte - Bench division Queen's - Tribunale del commercio ( Reale Corte di Giustizia di Londra) tra il Sig. Carl A. Sax (accusa) e  il Sig. Lev Tchernoy (imputato) .

Carl A. Sax è un cittadino e uomo d'affari americano. E' stato vice presidente e consigliere generale di Atlantc Coast Airlines United Express. Al momento dell'accordo d'intesa con il sig. Tchernoy era presidente di una società in Gibilterra chiamata Strategic Partners Group Limited con base in Florida. Al momento della causa è all'interno di una società italiana denominata Partners Capital Group Srl, società italiana a capitale privato che si occupa di hotel e resort in Italia. Il sig. Sax vive in Italia.
Il sig. Tchernoy è un uomo d'affari russo.Lui e suo fratello Michael sono diventati ricchi nel settore dell'alluminio. Insieme ai commercianti di metalli britannici David e Simon Reuben, il Trans Word Group, hanno prodotto alluminio in Russia e lo hanno venduto nei mercati occidentali. 

Il querelante Carl A. Sax ha avviato un'azione contro Lev Tchernoy sulla base di una presunta violazione del contratto in relazione ad un accordo per l'acquisizione di una proprietà. La loro joint venture prevedeva l'acquisto di una grande villa abbandonata in Sardegna per un progetto di sviluppo alberghiero (siamo nel 2008). Una serie di controversie ha portato alla cessazione dei negoziati e successiva causa all'alta corte britannica. Come indennizzo Sax chiedeva 50 milioni di euro. Nel 2014 l'Alta Corte britannica reputa inconsistenti le pretese di Sax.

La villa abbandonata, mira dell' joint venture Sax-Tchernoy, è la villa Mugoni Righi insieme a tutta la sua tenuta. La  joint venture doveva acquistare l'immobile di proprietà di due società italiane, vale a dire la Società Immobili per il Turismo Economicosardo SpA (SITE) e la Costa del Corallo SpA (CDC). Tali società sono state rappresentate nelle trattative per la vendita da Edward Baroudi, che è stato azionista per il 50% della controllata lussemburghese di SITE e CDC (Capinvest Internetional SA) e con il 50% delle azioni detenute dai fratelli  di Edward Baroudi.
I progetti  per l'acquisizione della proprietà furono proposti da Sax a Tchernoy nel 2007 e prevedevano l'acquisto della proprietà e la costruzione di due alberghi e ville.
Colpiscono due passaggi narrati dai contendenti nella causa all'alta corte britannica.
La logica commerciale di Sax per cui gli investitori sarebbero in grado di accelerare l'iter per ottenere il permesso di pianificazione da parte del comune di Alghero in relazione allo sviluppo della proprietà. 
FANTASTICO SAX PENSAVA DI POTER AMMORBIDIRE GLI INGRANAGGI COMUNALI.
Tchernoy era dubbioso che un pastore, nella possibilità di ingrandimento della proprietà da parte della joint venture , si potesse accontentare di 2,5 milioni di euro. La proprietà doveva essere estesa circa 2,0 km.
 Di questi fatti forse pochissimi algheresi ne sono venuti a conoscenza ma tutti forse ricordano i progetti visionari di alcuni studi di architettura molto rinomati e con progetti stucchevoli nella tenuta Mugoni Righi (controllate a questo link, in fondo alla pagina)

Un consiglio per concludere
Fino ad oggi nonostante  sia stato attenzionato da multinazionali con mire espansionistiche, il nostro territorio è quasi intatto e giusto per un turismo eco sostenibile e alla portata di tutti che con idee giuste e giusti finanziamenti potrebbe diventare turismo per le quattro stagioni. Cerchiamo di non perdere di vista il Piano del Parco di Porto Conte, chiediamo conto alla Commissione preposta e al Consiglio Comunale che dovrà prima o poi approvare il Piano.

Alghero in chiaro

Immagino sempre che i mio pensiero guidi un vecchio pennino che attinge le parole da un calamaio dal quale hanno attinto i miei affetti più cari...







Pretendente










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